LOST JIZ

Carta da parati

Questo progetto di carta da parati rappresenta una riflessione profonda sull’intersezione tra gioco, design e filosofia. Ispirata al celebre videogioco Tetris, la carta da parati riprende i suoi iconici blocchi geometrici, ma anziché conservarne i colori brillanti e distinti, li unifica in sfumature di una sola tinta, creando un effetto visivo omogeneo e continuo. Ogni foglio di carta da parati è dominato da una specifica gamma cromatica, trasformando la complessità spaziale dei blocchi in un pattern semplice e ripetitivo.
Questa scelta cromatica e stilistica allude in modo sottile alla “neolingua” orwelliana descritta in 1984. Come nella neolingua, dove la riduzione e la semplificazione del linguaggio mirano a limitare il pensiero e l’espressione, così la carta da parati riduce la complessità dei blocchi di Tetris a forme uniformi e monocromatiche. Questa semplificazione visiva, quindi, non è solo un esercizio estetico, ma un commento sulla riduzione della complessità e della diversità, sia nel linguaggio che nell’arte, che può portare a una standardizzazione e omologazione del pensiero e della creatività.
Il risultato è una carta da parati che non solo decora uno spazio, ma stimola una riflessione critica sulla relazione tra forma, colore, e significato, invitando l’osservatore a considerare come la semplicità apparente possa nascondere un significato più profondo e potenzialmente limitante

Clothes hangers

This wallpaper project is a profound reflection on the intersection of play, design and philosophy. Inspired by the famous video game Tetris, the wallpaper takes its iconic geometric blocks, but instead of retaining their bright and distinct colours, it unifies them into shades of a single hue, creating a homogeneous and continuous visual effect. Each sheet of wallpaper is dominated by a specific colour range, transforming the spatial complexity of the blocks into a simple and repetitive pattern.
This chromatic and stylistic choice subtly alludes to the Orwellian “newspeak” described in 1984. As in newspeak, where the reduction and simplification of language aims to limit thought and expression, so the wallpaper reduces the complexity of the Tetris blocks to uniform and monochromatic shapes. This visual simplification, therefore, is not only an aesthetic exercise, but a commentary on the reduction of complexity and diversity, both in language and in art, which can lead to a standardization and homologation of thought and creativity.
The result is a wallpaper that not only decorates a space, but stimulates critical reflection on the relationship between form, color, and meaning, inviting the observer to consider how apparent simplicity can hide a deeper and potentially limiting meaning.


Year: 2024

Credits: Davide Bianchi Design

Material: Graphic

Dimensions:  Modular